Il prestito NoiPa: il finanziamento a tasso fisso che viene fatto da un istituto finanziario attraverso la sottoscrizione di una convenzione con la Pubblica Amministrazione. Ma non solo: anche un sistema informativo che riesce a garantire servizi di grande utilità per gestire i dati riguardanti i dipendenti pubblici.
In tal modo tutti i dipendenti pubblici e statali di Foggia e provincia possono sfruttare dei prestiti a tassi agevolati, i cui termini vengono stabiliti in concordanza con il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF). Pertanto, chi lavora nella pubblica amministrazione come dipendente può richiedere un contratto di finanziamento convenzionato con NoiPa, anche detto “delegazione convenzionale di pagamento”, poiché, dal momento dell’accettazione del prestito, le rate vengono restituite delegando l’amministrazione al prelievo dallo stipendio mensile del dipendente. Il dipendente può delegare per la richiesta l’agenzia Credis per le province di Bari e Foggia.
Creato per la prima volta nel 2012 dal Dipartimento dell'Amministrazione Generale del Personale e dei Servizi del Ministero dell'Economia, NoiPa nasce dall'esigenza di tenere sotto controllo diversi servizi tra cui gli stipendi NoiPa e la stessa presenza dei dipendenti della Pubblica Amministrazione. Questo sistema informativo quindi coinvolge prima di tutto il lavoratore dipendente dell'ente, che viene controllato dal sistema (come ad esempio gli Uffici di Servizio e Scuole oppure gli Uffici Responsabili Centrali), ma anche le amministrazioni stesse. Ad essere coinvolti nel sistema, inoltre, sono anche tutti i partner esterni che hanno avviato una collaborazione con NoiPa (come, ad esempio, Banca d'Italia, Enti Creditori, Caf, Inps e gli Uffici centrali di bilancio).
Il progetto del Prestito NoiPa ha una durata pluriennale e si pone come obiettivo l'estensione del servizio sulla gestione degli stipendi a tutta la Pubblica Amministrazione. Inoltre, il servizio viene ampliato unendo anche i servizi che riguardano il trattamento giuridico e la gestione delle presenze (ed eventuali assenze) dei dipendenti per gli enti che li hanno richiesti.
Ad avere accesso alla delegazione di pagamento in convenzione NoiPa possono essere tutti i lavoratori dipendenti il cui stipendio viene gestito da NoiPa. Pertanto, a rientrare nella convenzione sono diverse amministrazioni tra cui i Comuni, le Agenzie fiscali, i Ministeri, gli enti pubblici non economici, i dipendenti della scuola, il personale della sanità, le Forze Armate, l'Esercito, la Marina Militare, l'Areonautica Militare, la Guardia di Finanza, il corpo dei Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale dello Stato, il Corpo della Polizia Penitenziaria e moltissimi altri enti.
Per poter avere accesso al portale di NoiPa, bisogna registrarsi per poter entrare poi nell'Area Riservata. Il primo passaggio consiste quindi nel comunicare al responsabile della propria amministrazione il proprio indirizzo e-mail insieme ad un recapito telefonico. Tali informazioni verranno poi usate da NoiPa per tutte le comunicazioni. L'indirizzo e-mail naturalmente deve essere valido e confermato dal momento che qui verrà inviato un link sul quale bisognerà cliccare per convalidare la registrazione, che verrà ultimata poi inserendo il proprio codice fiscale.
A questo punto bisognerà attendere l'invio di un altro messaggio nel quale verrà data una password per poter accedere al servizio. Successivamente la password dovrà poi essere modificata a proprio piacimento cliccando sul link presente nel messaggio.
Una volta effettuato il primo accesso nella propria Area Personale verranno visualizzati i dati personali che potranno essere modificati in qualsiasi momento, così come si potrà fare per l'indirizzo e-mail. È bene ricordare inoltre che sempre tramite mail sarà inviato un codice pin necessario per sfruttare tutti i servizi messi a disposizione sul portale NoiPa. Dopo aver effettuato la registrazione quindi si potrà accedere al sito in ogni momento semplicemente digitando il codice fiscale e la password. In caso di dubbi o difficoltà sul portale, si può richiedere in qualsiasi momento il veloce supporto di Credis.
Chi è alla ricerca di una piccola quantità di denaro può richiedere il piccolo prestito INPS attraverso il portale NoiPa. Questo prestito viene erogato dall'INPS agli amministratori NoiPa e quindi a tutti i pensionati e lavoratori dipendenti. Tra i requisiti richiesti per poter avere accesso al piccolo prestito c'è innanzitutto il dover far parte della lista dei dipendenti sotto la gestione di NoiPa e in seguito aver effettuato l'iscrizione alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali o alla Gestione credito mediante un versamento di circa lo 0,35%.
Il piccolo prestito INPS può avere una durata annuale, biennale, triennale o quadriennale e consiste in un finanziamento che consente di avere la somma di denaro richiesta che dipende dallo stipendio (oppure dalla pensione) di chi la richiede. Pertanto, il denaro che si potrà chiedere dovrà essere dello stesso importo della pensione o dello stipendio percepiti e dovrà essere moltiplicato per il totale degli anni di durata del finanziamento.
Quindi, scegliendo un piccolo prestito INPS della durata di un anno si riceverà un importo corrispondente ad una o due mensilità; se di due anni, sarà di due o quattro mensilità; se di tre anni, di sei mensilità; e se di quattro anni, quattro oppure otto mensilità. Scegliere il piccolo prestito INPS ha sicuramente i suoi vantaggi: uno tra questi è indubbiamente il tasso di interesse annuo del 4%. Si tratta di un tasso molto basso se viene confrontato con quelli presenti oggigiorno sul mercato.
Il piccolo prestito INPS può essere erogato in contanti (che possono essere ritirati direttamente presso la banca dell'INPS) oppure mediante un accredito sul proprio conto corrente. Generalmente la tempistica di erogazione è abbastanza breve, poiché la richiesta viene fatta telematicamente e quindi trascorreranno solamente pochi giorni prima di venire analizzata.
Inoltre, se la richiesta ha esito positivo, l'erogazione del denaro avviene immediatamente. Attraverso il portale NoiPa è possibile visualizzare una simulazione che consentirà di individuare l'importo esatto e la durata del piccolo prestito INPS. Questo servizio è molto utile perché mette a disposizione diverse soluzioni possibili tra cui scegliere. Ad esempio, se si ha bisogno di una certa somma di denaro, ma si è in dubbio sulla durata del finanziamento, si possono confrontare le eventuali rate di rimborso e scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Le modalità di simulazione attraverso il portale NoiPa possono essere due. La prima avviene tramite importo e consente di visualizzare la rata più adatta a seconda della somma di denaro di cui si ha bisogno. La seconda invece è la modalità tramite rata mensile che consente di vedere la somma di denaro che si può ottenere a seconda di quanto si vorrà spendere mensilmente per il proprio finanziamento. Dopo aver effettuato la simulazione è comunque possibile fare la richiesta vera e propria, semplicemente cliccando sull'opzione Richiedi presente sul portale NoiPa.
I militari che necessitano di un prestito a tasso fisso ed agevolato per fronteggiare con urgenza determinate spese, possono rivolgersi all’INPS/INPDAP.
Al personale militare, in servizio o in pensione, appartenente alle Forze Armate può essere concesso, infatti, un prestito con la cessione del quinto, pagando cioè fino a un quinto dello stipendio mensile, pari a non oltre il 20% dello stipendio.
Il rimborso di queste rate con la cessione del quinto è un metodo di rimborso del debito trasparente, garantito e sicuro, che accelera anche i tempi, perché non è necessario recarsi in posta o in banca per pagare le rate, in quanto il pagamento avviene con detrazione automatica dalla busta paga o dalla pensione. Altro aspetto positivo di questa automazione di rimborso, è la possibilità di evitare che la rata scada, dimenticandosi di pagare.
Questo tipo di prestito con cessione del quinto può essere chiesto sia dai militari che svolgono un servizio a tempo indeterminato, sia dai militari che svolgono servizio a tempo determinato, purché il pagamento del debito sia estinto prima che termini il contratto di lavoro.
A Foggia, il prestito a Forze Armate e Forze dell’Ordine è gestito da anni con competenza ed esperienza da Credis: in caso di dubbi sullo stato d’ordine, se vicini alla pensione o per un calcolo dettagliato della rata, in agenzia si può richiedere una consulenza personalizzata.
I pensionati dal servizio militare che possono richiedere questo prestito non devono superare i 75 anni (in qualche caso è concesso il finanziamento fino agli 80 anni, dietro presentazione di un certificato medico che attesti una buona salute).
Se, invece, si ha un prestito in corso e si sta per andare in pensione, il pagamento continua ad essere effettuato con trattenuta automatica sul cedolino della pensione (invece che sulla busta paga).
Sia il personale militare appartenente alle Forze Armate, che il personale appartenente alle Forze dell’Ordine, può ricorrere a due modalità di prestito che consistono nell’attingere dal proprio Fondo Credito o attraverso convenzioni stipulate con istituti di credito e società finanziarie, come Credis.
I prestiti per dipendenti pubblici militari si dividono in diretti, se vengono erogati dall’INPS/INPDAP attraverso il suo Fondo Credito, e indiretti se erogati da banche o altre società creditizie in convenzione con l’INPS/INPDAP.
Le tipologie di prestito che possono essere richieste, sono:
La Cessione del quinto è una tipologia di prestito personale prevista dalla legge per i lavoratori dipendenti e pensionati, sia pubblici che privati.
La misura della rata è pari ad un quinto dello stipendio, calcolato sulla base degli emolumenti mensili percepiti al momento della richiesta dell'attivazione.
Differentemente dal prestito, nel quale la restituzione della somma presa a prestito viene restituita mensilmente dal debitore, nella cessione del quinto la decurtazione della rata avviene direttamente in busta paga.
La Legge n.80 del 2005, che ha convertito il DL 35/2005, ha introdotto come soggetti beneficiari della disciplina prevista dall'articolo 1 del DPR 180/50 due nuovi commi: il primo prevede che i pensionati, sia pubblici che privati, sia pensionati INPDAP che pensionati INPS, possano attivare la cessione del quinto a condizione che ciò avvenga:
Il secondo comma prevede che il ricorso al credito possa avvenire anche da parti di soggetti che percepiscono assegni da parte di particolari casse di crevidenza, pensioni e assegni di invalidità e vecchiaia corrisposti dall'INPS, assegni mensili.
In entrambi i casi, i soggetti dovranno prestare particolari garanzie, stipulando un contratto di assicurazione sulla vita che assicuri il recupero del credito residuo in caso di morte.
Chi non ha diritto, invece, alla cessione del quinto? Coloro che sono sostenuti da un trattamento di natura prettamente assistenziale, quali:
Con questa svolta normativa, la gestione del credito è non più appannaggio esclusivo dell'INPDAP, ma la gestione del credito spetta anche all'INPS.
Ma cosa deve fare il pensionato che vuole richiedere la cessione del quinto, nello specifico a Foggia e provincia?
Prima di tutto deve richiedere personalmente all'INPS la comunicazione di cedibilità della pensione. Con questo documento l'INPS fissa l'importo massimo della rata del prestito.
La comunicazione dovrà essere consegnata ad opera dello stesso beneficiario all'istituto di credito con il quale intende stipulare il finanziamento. L'istituto che sarà convenzionato, in base ad una particolare procedura, redigerà un preventivo del prestito.
Il cliente, però, potrebbe non essere soddisfatto. Questo perché, se è vero che il tasso viene concordato dall'istituto di credito con l'INPS, il prestito tiene conto anche di altri parametri a carattere accessorio e riferiti alla condizione personale e alla destinazione del prestito.
È qui che diventa fondamentale l’individuazione della migliore agenzia che possa occuparsi di gestire tutta la richiesta del prestito: a Foggia, Credis è l’agenzia esperta in cessione del quinto a pensionati INPS.
La rata dipende dall'importo mensile della pensione INPS al momento nel quale viene richiesto il finanziamento. L'importo cedibile risulta essere calcolato al netto delle ritenute fiscali e previdenziali, in modo da garantire al pensionato almeno l'importo della pensione minima prevista dalla legge.
Per questo motivo, questa tipologia di credito non può essere attivata a favore di quei soggetti che percepiscono una pensioni integrate al minimo.
Nel caso in cui i beneficiari del prestito siano più di uno, il calcolo terrà conto del totale delle pensioni percepite. Nel caso di ulteriori dubbi, il calcolo della rata del prestito INPS può essere affidato a Credis.
L'INPS aggiorna annualmente i tassi d'interesse ai quali devono attenersi gli Istituti convenzionati.
L'ultimo aggiornamento riguarda il tasso d'interesse Taeg per il 2018.
I parametri dei quali si terrà conto sono l'età del beneficiario e l'importo richiesto.
Una volta concesso il prestito da parte dell'Istituto di Credito, sarà direttamente l'INPS a provvedere ai versamenti della rata, trattenendola direttamente dalla busta paga del pensionato. Tuttavia, prima di compiere questa operazione, l'INPS verificherà alcune condizioni poste a tutela del beneficiario: